Con i piedi per terra… fitwalking.
Con i piedi per terra, la mia giornata inizia in salita, percorro la strada per andare in ufficio, camminando, percorro la vita.
Come per la maggior parte delle donne, la scarpa con il tacco non mi dispiace, ma non riesco a camminare bene a lungo e velocemente se metto il tacco, così il tacco finisce nello zainetto, rimando la fashion walk a dopo la mia camminata.
Non riuscirei a fare molta strada senza procurarmi qualche abrasione alla pianta del piede oppure dietro al tallone, se non avessi i piedi per terra e la testa sulle spalle.
Non rinuncio a velocemente camminare per qualche chilometro al giorno, non rinuncio alla mia mise ed al tacco, semplicemente lo rimando.
Questo è quello che si chiama con i piedi per terra.
Con la testa sulle spalle, cerco e scelgo la scarpa adatta per camminare, quella che mi accompagnerà in ufficio, al lavoro, a prendere i bambini a scuola, a fare la spesa, a muovermi velocemente a piedi e non in auto.
Con i piedi per terra, la scelgo anche perché esteticamente mi si addice, non solo adatta e comoda io la voglio bella.
Deve essere anche bella, resistente? Dipende, nulla è costruito per resistere tanto a lungo, soprattutto la scarpa, che si consuma e allora meglio sostituirla se non mi tiene più bene il piede oppure se la suola è troppo consumata.
I modelli sempre aggiornati offrono opportunità di poter indossare scarpe sempre più comode ed ergonomiche, ma attenzione ricordo che per praticare il fitwalking in città non sono indicate le scarpa da trekking.
La scarpa running è anch’essa una scarpa non indicata.
Dunque un’ottima amica che mi aiuterà a restare in forma da oggi potrà esserlo anche la scarpa.
Non dimentichiamo di indossare delle calze adatte e non i “fantasmini”, la calza deve proteggere anche la parte alta della caviglia. Non indossare, quando fai fitwalking, calze in nylon.
La calza deve essere sportiva possibilmente traspirante.
L’abbigliamento nel fitwalking, che non pratico in palestra ma all’aperto, in città, nei parchi, deve essere comunque adatto e mi deve garantire un minimo di praticità anche sotto la pioggia e con il vento.
Un abbigliamento non adatto soprattutto nella stagione invernale mi regalerebbe un raffreddore dietro l’altro oppure una bella influenza.
Se non adatto, di sicuro mi aiuterebbe trovare un motivo in più (in tal caso forse il più giustificato) oltre ai 999 che spesso si cercano per rinunciare alla pratica sportiva all’aria aperta nella stagione fredda.
Noi viviamo a Milano, non c’è un clima rigidissimo ma piove, da noi piove ancora, fortunatamente.
Non è poi una sfortuna la pioggia se indosso una giacca da pioggia con una buona tenuta, oppure, se lo preferisco, indosso una mantella e magari anche un cappello da pioggia.
Di sicuro questi capi d’abbigliamento che mi garantiscono la possibilità di proseguire nella mia attività senza stress e fastidi, che se esagerati mi allontaneranno dalla pratica del fitwalking all’aperto, deve avere una buona tenuta all’acqua e non essere solo bella. Tutto ciò spesso non si sposa con una attrezzatura poco costosa. Io credo che sia meglio risparmiarmi la salute, e guadagnare il buon umore, vestendo in modo adeguato, e la spesa sarà ben giustificata.
La scelta di ognuno di noi è strettamente personale, però… praticando il fitwalking in inverno sotto la pioggia, ho una diversa percezione del clima, completamente diversa dal runner, anche se cammino veloce, in pratica il freddo lo subisco un poco di più.
Purtroppo se pratichi uno sport all’aperto, la pioggia il vento fanno parte delle intemperie della nostra palestra.
Attraversiamo i parchi e le stagioni e come si disse sul nostro sito, le stagioni sono stati d’animo, perché non viverle?
Attrezzatevi, attrezziamoci e proseguiamo il cammino verso la nostra primavera e l’estate e via via ancora.
Cosa ci serve
Una ottima giacca da pioggia o mantella come detto sopra, non aspettiamo perderemo le uscite.
Cappello da pioggia.
Bandana di cotone o collare di cotone possiamo indossarlo come cappellino se fa freddo e copre bene anche la gola. Lo si può a utilizzare come un collo alto.
Guanti, non da sci, leggeri light, materiale tecnico è sempre meglio.
Pantalone invernale della tuta, peso medio traspirante, ma le gambe saranno quelle che soffriranno meno il freddo.
Il pantalone non deve arrivare sotto le scarpe o si berrà tutte le pozzanghere che troveremo.
Gli strati:
Maglietta o canotta dry fit
Maglia manica lunga dry fit – rigorosamente invernale non utilizzerei un pile se troppo spesso ci inibisce il movimento delle braccia e tronco.
Utilizziamo, fascette con luce o comunque bande fluorescenti, non dimentichiamo che dopo le 16.00 sarà buio, e comunque potrebbero servirci anche in estate se faremo qualche camminata notturna.
Le fascette possiamo metterle alle braccia e alle caviglie.
La borsa piatta in vita con quello che occorre, poca roba, quella fondamentale, (donne ho detto fondamentale).
…ho dimenticato qualche cosa?
Avanti attrezziamoci, del resto non abbiamo un tetto sulla testa quindi, costruiamoci un personal copri e scopri, per la nostra palestra
La Morrys