Ripropongo questo scritto di Morena di un paio di anni fa, riveduto e riattualizzato.
Fitwalking.
Ma fa freddo.
Fitwalking.
Ma piove.
C’era una volta il Nord.
Il Nord ora non c’è più.
E chi l’ha detto?
L’ha detto il meteo.
E dov’è finito il Nord?
Il Nord c’è ancora, è un Nord per qualcuno, un Sud per qualcun altro.
Un Nord dove nevica poco e piove meno di una volta, ma lo fa quando si organizza un evento all’aperto.
Aaaah, queeeel Nord!
Allora, c’era una volta il Nord e c’era anche l’inverno, qui a Milano.
E cos’è l’inverno?
Una volta era una stagione, ora non più.
È diventato uno stato d’animo.
E che si deve fare per entrare nell’inverno?
Basta guardare dalla finestra, o collegarsi a Internet e consultare le previsioni meteo.
Tre giorni prima puoi già sapere se sarà estate o inverno, primavera o autunno, e tutto nella stessa settimana, non è fantastico?
È semplice, le stagioni sono stati d’animo.
E il Fitwalking?
È l’arte del camminare, si cammina all’aperto.
Il Fitwalking sta nel mezzo tra la marcia e la corsa, come la primavera sta in mezzo, tra l’inverno e l’estate.
Il Fitwalking si pratica al Nord o al Sud?
Il Fitwalking si pratica al Sud e al Nord, anche in inverno.
L’inverno, che ormai è uno stato d’animo, lascia spazio alla primavera per un paio d’ore, per permetterti di praticare il Fitwalking.
Le scarpe da tennis vanno bene, ma poi è meglio attrezzarsi con scarpe più adatte, perché ci teniamo ai nostri piedi!
E quando piove, basta mettere cappello da pioggia e mantellina impermeabile oppure giacca da pioggia.
Con noi si impara a camminare in modo posturalmente corretto, bilanciando bene il movimento delle braccia, accelerando il passo.
Impariamo a vivere le quattro stagioni.
Ogni volta che usciamo a fare Fitwalking potrebbe essere primavera, estate, autunno, oppure inverno, ma non troppo.
Attrezzati bene ed esci, vieni a fare Fitwalking, sostituisci due ore di primavera a due ore di inverno.